L’ANIMA DEI LUOGHI
“…Nell’antica Grecia, luoghi quali crocevia, sorgenti, pozzi, boschi e simili, avevano specifiche qualità e specifiche personificazioni: dèi, demoni, ninfe, daimones e se si era inconsapevoli di tutto questo, se si era disattenti alle figure che abitavano un incrocio o un bosco, se si era insensibili ai luoghi, si correva un grave pericolo. Si poteva esserne posseduti. Consideriamo, per esempio, la ninfolessia: le ninfe o Pan potevano sopraffare il viandante. Perciò si doveva essere consapevoli di quello che accadeva, di quale spirito, quale sensibilità, quale immaginazione presidiava un particolare luogo, o come la psiche, l’anima, corrispondevano al luogo in cui ci si trovava.
…E’ importante rendersi conto di cosa i luoghi “contenevano”, tenevano-dentro,
da cosa fossero in-habited. Ogni luogo aveva un’intima, peculiare qualità.
Questo in, l’interiorità del luogo, è l’anima del luogo….”
James Hillman, Carlo Truppi, “L’anima dei luoghi”, ed. Rizzoli
* * *
con il suo nuovo libro “La valle dell’Amore”, Carlo Truppi ha appena inaugurato e dirige la collana “L’anima dei luoghi” per la casa editrice “La Scuola di Pitagora” di Napoli